Salvatore Corvaya nasce il 21 aprile del 1872 a Licata, dove trascorre la sua giovinezza avvicinandosi da autodidatta alla pittura. Nel 1894 si trasferisce per svolgere il servizio militare a Milano, che diventa la sua città di adozione al termine del periodo di leva.
Nel 1896 espone la sua prima opera alla Triennale di Milano (“Alla vanga in Sicilia”) e nel 1898 partecipa alla Esposizione Generale di Torino. Pur non trascurando la pittura, negli anni seguenti sviluppa, con grande successo, le proprie capacità di miniatore, ritraendo personaggi dell’alta borghesia e nobiltà italiana, oltre a paesaggi e scene rurali.
Nel 1906 fonda con Carlo Bazzi una fabbrica di vetrate, specializzata nella tecnica della émail-tubé. Vetrate artistiche della ditta Corvaya e Bazzi sono esposte presso la Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana, il palazzo della Banca d’Italia di Milano, la chiesa di San Giuseppe al Policlinico di Milano e la villa della Regina Margherita a Bordighera.
Negli anni successivi, espone i propri quadri e miniature presso numerose mostre di rilevanza nazionale, tra le quali, la Mostra dell’Ottocento Lombardo (1900), la Mostra Permanente di Milano (1908), la Patriottica (1913-1939), la Mostra del Ritratto Femminile della Villa Reale di Monza (1924), la Mostra Ambrosiana (1932), l’Esposizione dell’Arte Sacra (1933) e l’Esposizione Nazionale degli Acquarellisti (1936-1939).
Nel dicembre del 1936 e nell’aprile del 1942 allestisce mostre personali presso la Galleria Salvetti. Nel 1949 espone alla Galleria Ranzini di via Brera a Milano. Successive mostre personali si sono tenute nel 1954 e nel 1957 presso la Galleria Bolzani.
Muore a Milano l’11 marzo del 1962.
Opere di Salvatore Corvaya sono conservate presso la Quadreria dei Benefattori dell’Ospedale Maggiore Ca’ Granda di Milano, il Museo della Scala, le Civiche Raccolte Storiche del Museo di Milano (Palazzo Morando Attendolo Bolognini) e la Quadreria della Società degli Artisti e Patriottica.